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EMERGENZA TERREMOTO – Restauro organo di Collemaggio

Nella dolorosa emergenza causata dal terremoto che il 6 aprile 2009 ha colpito la città dell’Aquila e il suo territorio, l’Istituto Abruzzese di Storia Musicale e il Festival “Grandezze e Meraviglie” di Modena, membro del REMA, hanno promosso una sottoscrizione internazionale per il completo recupero dell’organo barocco di Santa Maria di Collemaggio, travolto dal crollo di un’arcata della basilica, nell’auspicio di restituirgli presto la voce nell’ambito di manifestazioni appropriate. A tal riguardo questo sito terrà costantemente aggiornato sia lo stato dei lavori che l’elenco dei donatori (eventuali anonimi inclusi), con i relativi importi.

In the painful emergency caused by the earthquake that on 6 April 2009 affected L’Aquila and its territory, the Istituto Abruzzese di Storia Musicale and the “Grandezze & Meraviglie” Festival of Modena, member of REMA, have promoted an international subscription for the complete recovery of the baroque organ of Santa Maria di Collemaggio, crushed by the collapse of an arch of the basilica, hoping to return soon his voice within appropriate events. In that regard, this site will be constantly updated the status of the work as well as the list of donors (including eventual anonymous), with the corresponding amounts. 

C/C “RESTAURO ORGANO DI COLLEMAGGIO”
 CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA
 IBAN: IT73E0604003601000000156020
 BIC (SWIFT): BPMOIT22XXX

ORGANO DELLA BASILICA DI SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO – L’AQUILA

Organo anonimo (II metà XVII / I metà XVIII sec.), forse opera di Luca Neri da Leonessa
Restauro effettuato dalla Soprintendenza ai B.A.A.A.S. dell’ Abruzzo. L’Aquila
Direttore dei lavori: Dott.ssa Biancamaria Colasacco

Parte fonica:

Facciata di 29 canne di stagno dal Fa -1 del Principale, divise in tre campate e altrettante
cuspidi (11/7/11), convessa la centrale, concave le laterali.
Bocche allineate con labbro superiore a mitria sormontata da puntino a sbalzo; le bocche
delle canne centrali di ogni cuspide sono decorate con mascherone dipinto.
Tastiera originale di 54 tasti (Fa -1 / Do 5, senza Fa#-1 e Sol#-1): diatonici ricoperti in osso,
cromatici in pero con intarsio longitudinale di osso.
Pedaliera di 14 pedali (Fa-1 / Sol#1), costantemente collegata alla tastiera, senza registri
propri.
Registri a manette sagomate disposte in unica colonna a destra della tastiera.
Principale Basso (Fa-1 / Fa 1) 12′ di legno
Principale 12′ (Fa-1 / Si 2 di stagno in facciata, il resto di piombo all’interno)
Principale Secondo (da Do 3)
Ottava 6′
Quintadecima 3′
Decimanona
Vigesimaseconda
Vigesimasesta
Vigesimanona
Trigesimaterza
Flauto in Quinta
Flauto in Ottava
Tromboni 12′ (su tutta l’estensione; ricostruiti)
Usignoli
Somiere di noce, a tiro; crivello di gattice.
Quattro mantici a cuneo, manovrabili a stanga, disposti sul basamento contrapposti a due a due.
Temperamento regolare di 1/4 di comma (“tono medio”).
Pressione del vento: 50 mm di colonna d’acqua.
Corista: 396,5 Hz a 3° C.
Restauro: Ditta Riccardo Lorenzini di Montemurlo (Prato).


Parte lignea:

Cassa d’organo e cantoria in legno dorato e dipinto con probabili elementi di recupero,
nel parapetto, di un altare cinquecentesco.
Restauro: Ditta Anna Lippi di Viareggio (Lucca).

(informazioni tratte da www.iosi.it e www.annalippirestauro.it) 

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O amor de povertate

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